ballata del benessere

Vegetarieti, maratonisti
equo-solidal salutisti
stregoni d’erbe e di margarina
venite a togliermi la mia fetta
di grassa carne e d’aspirina.

Medicinali tutti a morte!
vili inganni capitalisti!
La stessa accusa la stessa sorte
che fu la forca per i troskisti!

Chi non coltiva infusi e tisane
e strane paste meglio del pane
chi non respira piano ed in fondo
non potrà certo amare se stesso
quindi pericolo per tutto il mondo!

Quindici mele, altro che Oki!
che il corpo sudi la malattia
quattro spinelli son troppo pochi
se vuoi davvero mandarla via!

Un poco insipido, ma tutto bio
se poi mi credi ci credo anch’io
che Santa Soia parata a festa
in un grazioso piatto merlato
fa meglio al cuore meglio alla testa.

Pasta pregiata d’enoteca
vino in cartone del contadino
Eh! Non far la tragedia greca
che soldi vuoi per così pochino!

Vegani anarchici no-poweristi
agopuntori biosistemisti,
io potrò ancora esser comunista
senza la vostra autorizzazione
un po’ sovietica un poco fascista.

Di medicine un bombardamento
che faccia alzarmi domani mattina
preferirò a ingoiare il cemento
che rende salda la vostra dottrina.

Tra quarant’anni forse morente
di vino Borgogna e vecchia aguardiente
a chi mi rinfacci il dopo ed il prima
regalerò sincerò un sorriso
che sappia di lei… amica morfina!

E prima che abbiate la soddisfazione
di dire in coro “l’avevo detto!”
sarà un revolver, non un tumore
che andrà a scoppiarmi il cuore nel petto.

Nicola Fleming

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